lunedì 15 aprile 2013

Classifica ICT


L’Italia al cinquantesimo posto nella diffusione di ICT.  Ben lontana dalle prime posizioni di Finlandia e Svezia ed appena dietro Polonia e Montenegro.
È questo il quadro emerso dal rapporto  The Global Information Technology Report 2013 - Growth and Jobs in a Hyperconnected World.
Non va dimenticato che un’alta penetrazione delle ICT nel Paese significa un maggior incremento del PIL dovuto a migliore efficienza nella produzione, ma significa anche e soprattutto opportunità per i giovani.
Oggi, un giovane, con le nuove tecnologie può avviare una start-up senza imbattersi in alti costi. Basta avere un’idea. Ed una connessione stabile e veloce.
Sorprende come i paesi del BRICS investano così poche risorse nelle tecnologie. Su 144 Paesi presi in esame dal dossier; per esempio la Russia occupa il 60° posto, mentre la Cina il 68° posto. Se questi paesi non investiranno massicciamente in ICT, rischieranno di vedere frenata la loro crescita.
Un bell’esempio di uso intelligente e lungimirante delle tecnologie arriva dalla Nigeria, dove è in discussione in parlamento una legge per dare ai contadini un cellulare gratuito. Un dispositivo mobile è di importanza fondamentale per gli agricoltori, che potranno accedere in tempo reale alle previsioni meteo e ad informazioni utili per il commercio. Anche le transazioni online diventeranno più sicure, a cominciare da quelle del governo verso i cittadini.

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